21 Novembre 2024
Case History

Lo Smart Working sbarca in comune: il caso Almese

Emergenza da Coronavirus: il caso virtuoso dello smarworking nel comune di Almese


L'emergenza sanitaria da Coronavirus che ha colpito il nostro paese a partire dal mese di febbraio ha costretto molte imprese a dotarsi di nuovi sistemi tecnologici che potessero permettergli di lavorare da remoto. Il cosiddetto Smart Working, o "lavoro agile".
Una vera e propria rivoluzione lavorativa e tecnologica che, dopo aver contagiato l'Europa negli anni passati, è finalmente arrivata anche in Italia e non riguarda solo il comparto business. A dotarsi dei nuovi sistemi di comunicazione, infatti, ci ha pensato anche la pubblica amministrazione. I comuni, d'altro canto, avevano la necessità di mantenere non solo la guida dei paesi ma di implementare i servizi che potessero permettergli di far fronte all'emergenza sanitaria. Come nel caso del Comune di Almese, piccolo e suggestivo paese della provincia di Torino che, proprio grazie ai sistemi di smart working ha potuto continuare a lavorare. A raccontarci l'esperienza con la nuova tecnologia è il signor Sergio Bongiovanni, dell'ufficio Segreteria e Personale, che spiega come l'emergenza da Covid-19 abbia fornito al comune di Almese l'opportunità per compiere il primo passo verso la nuova tecnologia. "Il comune aveva già un centralino Voip virtualizzato sul nostro server ma a livello qualitativo non eravamo soddisfatti e soprattutto non eravamo soddisfatti del fornitore del servizio (che ci forniva anche la connettività). Così abbiamo fatto un indagine di mercato per trovare altre soluzioni. Questo ben prima dell'emergenza covid-19".

Bongiovanni: "I punti di forza? Flessibilità, adattabilità e il cloud"


Una soluzione che il comune di Almese ha trovato nei sistemi offerti da Infonet che hanno garantito allo staff comunale flessibilità e facilità di utilizzo. “Con il nuovo sistema è stato tutto abbastanza semplice” – racconta Bongiovanni che spiega poi come a convincerli siano state “La flessibilità del sistema, la sua completezza ed inoltre la possibilità di ragionare per licenze. Inoltre abbiamo avuto subito l'impressione, a differenza di altre aziende, che non ci volessero vendere sistemi completi e blindati da cui è poi difficile uscire”. Una soluzione, quella fornita da Infonet che ha convito il signor Bongiovanni e i suoi colleghi grazie al fatto che si tratta di “un sistema che si adatta alle nostre esigenze (possibilità di configurazione del centralino che è davvero flessibile), rubriche condivise, chat e post-it integrati. Inoltre, è in cloud. Utilizzando già una tecnologia VoIp eravamo già abbastanza abituati. La vera differenza sta nell'utilizzo del browser a cui i colleghi si stanno abituando con più o meno facilità a seconda della propria adattabilità”.

Sergio Bongiovanni: “Servizio e assistenza encomiabile”


La tecnologia fornita da Infonet, dunque, ha fatto a pieno il suo dovere ma la tecnologia senza l'apporto umano e soprattutto senza un servizio all'altezza delle aspettative del cliente non può certo bastare: “Il servizio? E' stato molto buono. Le difficoltà sono legate soprattutto all'abituarsi ad un nuovo sistema da parte dei colleghi e anche al fatto che abbiamo dovuto adattare i nostri telefoni Voip. In generale però l'assistenza è stata ottima e la volontà e capacità di Infonet di risolvere le varie problematiche è stata encomiabile. Siamo assolutamente soddisfatti sia del servizio in se sia dell'assistenza e delle persone che ci hanno accompagnato nelle varie fasi. Anche se si ritornerà ad un lavoro prevalentemente in presenza siamo convinti di aver acquistato un servizio utile in ogni circostanza. Inoltre abbiamo testato l'uso della videoconferenza anche per riunioni ufficiali come la Giunta e il Consiglio comunale e si è rivelato tutto all'altezza”.



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